something to know

[Mr. Agony]

Un mood sonoro che mi porta indietro nei ricordi, a quei pomeriggi post scuola, tumulato nelle sale prova dei primi anni 80...

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[katullo]

Un mood sonoro che mi porta indietro nei ricordi, a quei pomeriggi post scuola

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best postschool

[katullo]

KAT VON D - MY SIDE OF THE MOUNTAIN - 2024

01. Dead
02. Vampire Love
03. H.A.T.E.
04. Truth In Reverse
05. Set Myself on Fire feat. Ferras
06. I Am A Machine feat. Alissa White-Gluz
07. Interlude II
08. Running Away
09. Illusion
10. With You
11. Por Ti
12. All By Myself

In tutta onestà già le avvisaglie avevano presagito un ritorno in tono minore, la conferma con l'albo (il secondo) appena rilasciato.
Impietoso il confronto con quello di debutto, la bella Kat (ma esiste anche un bello-Kat eh ) dimostra che forse servono svariati anni di maturazione per sfornare piacevoli sorprese mentre questo seguito, tranne qualche sussulto di produzione (più che altro), lascia abbastanza indifferenti, se non addirittura delusi. Ascoltasi, a tal proposito, l'inutile (IKHO), ennesimo tributo alla materassiana "All By Myself" a cui già la lontana Dion aveva pensato al fine di ammorbare un po' tutto l'ammorbabile. E come se non bastasse anche l'ospite goth ("I Am A Machine"), eddai!
Pazienza, gnocca resta gnocca

best comeon!

[katullo]

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SIERRA - A STORY OF ANGER - 2023

01. Never Right
02. Stronger
03. Wait and See (w Corvad)
04. Power (w Carpenter Brut)
05. Traum
06. By Fire
07. Holding on To Nothing (w Health)
08. Club 21
09. In my Veins
10. Your Shadow
11. So Blind

Approfitto del bel remix di Ago direttamente dal Tubo e di cui sopra per segnalare il disco di questa Sierra che, in tutta kat-sincerità, non conoscevo.
Katullamente c'è un perché, trattasi di personcina in effetti incazzata di brutto che spinge una darkwave non propriamente allineata ai kat-gusti. Quando è "quella" darkwave.
Già perchè la ragazza non è affatto ingenua e spruzza qua e la momenti di pura melancholy melody, sospensioni eteree che, ad esempio in "Traum" (best-kat-track) ma anche "So Blind" o la stessa "Stronger", diventano song complete. Poi pare sia molto quotata nell'ambiente ebiemmico (a tratti ricorda i VnV Nation dei frangenti più heavy) e benché l'albo abbia appena compiuto il primo anno di vita, la classe di genere la erige a reginetta indiscussa, grazie anche a una buona produzione che esalta più il suono che la vocalità (parte/dell'arte che per sua stessa ammissione preferisce farsi parsimoniosa rispetto al sound).

best sedatives

[Mr. Agony]

la classe di genere la erige a reginetta indiscussa, grazie anche a una buona produzione che esalta più il suono che la vocalità (parte/dell'arte che per sua stessa ammissione preferisce farsi parsimoniosa rispetto al sound).

Sicuramente ha fatto un bel balzo, dagli esordi del folk suonato con l'ukulele, all'attuale darkwave smanettata su un synth Prophet Rev2.
Ma la buona timbrica vocale di cui è dotata dovrebbe trovare più spazio, perchè secondo me calza a pennello sul suono elettronico.
Il cambio di etichetta discografica potrebbe portarle dei suggerimenti in quella direzione.
Stronger è lì a confermare la cosa.

[katullo]

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RUPESH CARTEL - KILLER IN A CROWD - SINGLE - 2024

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RUPESH CARTEL - DOWN THIS ROAD - SINGLE - 2024


Gli svedesi Rupesh Cartel stanno tornando (con un nuovo album) e noi ne siamo maledettamente contenti!
Al momento gli anticipi riguardano una coppia di singoli, di cui il primo "Down This Road" rilasciato a giugno e seguito da un paio di remix ufficiali, il secondo fresco di una settimana porta il titolo di "Killer in a Crowd".

Inutile, davvero, ribadire la classe, raffinatissima, del duo di Stoccolma, che inizia dalle bellissime sleeves e si completa con i tipici suoni cristallini imbevuti di una elettronica colta e nel contempo accattivante grazie al cantato garbato e mai sopra le righe di Viktor (Ginner) coadiuvato da Daniel , quest'ultimo più avvezzo alla componente produzione/programmi etc.

Attivi dal 2005, tornati dopo una lunga pausa da qualche anno con una accoppiata di EP, uno migliore dell'altro, si confermano tra i migliori professionisti del Pop Elettronico (quello elegante, con la P e la E maiuscole).

best synthprofessionals

[ReadyToDrop]

Underworld : And The Colour Red

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In attesa del nuovo album, "Strawberry Hotel", in uscita il 25 ottobre 2024.

[katullo]

ALISON MOYET - "KEY" - 2024

01. Where Hides Sleep
02. All Cried Out
03. Such Small Ale
04. All Signs of Life
05. Can't Say It Like I Mean It
06. Fire
07. Filigree
08. The Impervious Me
09. More
10. Is This Love?
11. Tongue Tied
12. My Right A.R.M.
13. So Am I
14. My Best Day
15. World Without End
16. This House
17. Love Resurrection
18. You Don't Have to Go

Devo rivalutare le mie aspettative un po' spente sull'odierna uscita di questo "Key" che merita di essere gustato per intero, specie se l'invito è rivolto ai neofiti.
La buona selezione è ricca di rivisitazioni in cui non ci si dimentica affatto del synth-pop che battezzò una delle artiste più straordinarie del genere; fuorviante il primo dei due inediti anticipati da giugno ("Such Small Ale") e deboluccio anche l'altro ("The Impervious Me"). Ma per il resto, specie per chi un po' ha trascurato la carriera della solista ex-Yazoo (si fa l'inchino), c'è da rifarsi i padiglioni audio, anche perché timbrica, Ugola e classe sembrano restare eterni.

Solleticano qualche brividuccio "All Cried Out", "Fire", una "Is This Love?" spogliata della hit-dance che fu ma elegantemente placata (risultato opposto per "Filigree" dall'album The Minutes che malgrado si presti al remake acustico perde parte dello smalto primigenio).
"My Right A.R.M." non fa rimpiangere l'originale di Hoodoo, anzi... e che dire del basso di "Love Resurrection".
Conclude una memorabile "You Don't Have to Go" (da Hometime).

Partner fidato il bravo produttore (live) amico di sempre, Sean McGhee, che di pop-elettronico vecchia maniera è uno che gliela ammolla, e si sente.
Parallelo all'albo il progetto "Moyet Moments Edition/Conversation" in cui per ogni brano viene inserito apposito commento/spiegazione, raddoppiando praticamente il numero delle tracce.
Insomma, bella sorpresina, e che provenga da una dea del nostro passato fa ancora più piacere. Alla faccia dei quarantennali.

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Ti vogliamo bene Alf, e grazie per cotanta storia.

best Essexsurvive

[katullo]

PROPAGANDA - PROPAGANDA - 2024

01. They Call Me Nocebo
02. Purveyor Of Pleasure
03. Vicious Circle
04. Tipping Point
05. Distant
06. Love:Craft
07. Dystopian Waltz
08. Wenn ich mir was wünschen dürfte

Sicuramente un disco difficile da incanalare questo ritorno dell'altra metà dell'olimpo del technopop anni '80 (cyber-pop compreso), inevitabile un primissimo raffronto con quelle/i con la X, e tanta amarezza per non poter vedere e sentire i quattro ancora insieme sotto la stessa stella (chissà che foliage di synths e vocal-cords ne sarebbe venuto fuori).
Gli assaggi da Propaganda, come da prassi, avevano stuzzicato i palati elettronici di chi non ha (mai) dimenticato, e continua a non farlo.

Ralf Dörper e Michael Mertens, la cui àncora muliebre è affidata alla giovane Thunder Bae (con episodica partecipazione del premio oscar Hauschka), sanno ancora dove mettere le mani sui sintetizzatori (addirittura la auto-cover di "Vicious Circle", chi se l'aspettava alzi la mano), le scanzonature pop di Claudia e Susanne sono lontanucce (tranne qualche eccezione come il refrain di "Tipping Point", bruttino), qui c'è solennità e diritto alla competenza sui suoni (basterebbe la sola "Dystopian Waltz" a dimostrarlo). E un ego teutonico grande quanto la loro storia.

Ma il discorso è molto vasto e più complesso, a chi volesse capirci di più consiglio la lettura della bella intervista su

https://www.reflectionsofdarkness.com/a ... ugust-2024
(L'espressione della lacrima in un secchio, terribile!)

Eppure il Kat-pensiero del giorno è: Claudia manca ai Propaganda come a Claudia mancano i Propaganda.
Il resto è ineluttabile avanzare del tempo.

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best top-secretwishes

[Mr. Agony]

Echos ha rilasciato ieri il singolo Papercuts, accompagnandoci per mano dentro le sue oscure inquietudini.

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[Mr. Agony]

Guardando alla scena italica trovo semplice ed efficace l'ultimo singolo dei Coma_Cose, dove i novelli sposi tracciano un gradevole ponte musicale tra i Pet Shop Boys e certi Subsonica d'annata.
Carina la tessitura soffice delle linee synth sotto il ritornello.
Meno bello il fronte visual.

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[cippico]

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[dael]

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dall' Ep con 4 brani Nuvole Lente, Notte e Luce, Non capisco niente e appunto Danza demenza.
Fiume Pop fresco piacevole ma con something special..something to lean on..
buona serata

[katullo]

Guardando alla scena italica trovo semplice ed efficace l'ultimo singolo dei Coma_Cose, dove i novelli sposi tracciano un gradevole ponte musicale tra i Pet Shop Boys e certi Subsonica d'annata.
Carina la tessitura soffice delle linee synth sotto il ritornello.
Meno bello il fronte visual.

Sì direi che se la giocano un po' con La Rappresentante di Lista, quando quest'ultimi non saltano troppo sulle righe.
Perdonami Ago "fronte visual" intendi il videoclip?

Un grazie a Cippy, che mi risparmia il kat-lavoro

best workhard(ed)

[Mr. Agony]

Perdonami Ago "fronte visual" intendi il videoclip?

Nel fronte visual rientrano tipicamente video, grafica, loghi social, abiti, trucco, parrucco, etc.
Nello specifico non mi garba tanto sia il video che il look dei due.
Lei sembra appena soccorsa dopo un disastro nautico e coperta alla bisogna, con il primo soprabito trovato.
Lui, con la camiciola azzurrina e il logo aziendale, mi ricorda un addetto alla manutenzione degli estintori.
E dire che nelle riprese hanno impiegato ben tre specialiste allo styling.
Mah...